giovedì 2 febbraio 2012

La realta` e` relazione

L'ultimo uomo sulla Terra e` il tema di molti romanzi di stampo catastrofistico, tra i quali spiccano "Io sono leggenda" da cui hanno tratto il film omonimo (oltre ad altri) e "La nube purpurea" di M.P.Shiel.
Vi e` sempre, in questo tipo di racconti, ma anche in quelli, quali ad esempio Robinson Crusoe, ove gli avvenimenti non hanno testimoni, una certa difficolta` narrativa, per mantenere nel lettore  la sospensione dell'incredulita`, risolta con accorgimenti letterari a volte un po' forzati ( ne La nube purpurea, gli avvenimenti sono narrazioni di "quarta" mano e trattano un futuro possibile ).
Questo proprio a causa della solitudine del protagonista, che non e` una solitudine temporanea, ma strutturale, generata da una catastrofe di proporzioni mondiali ( o piu` ridotte, nel caso di Robinson ).
E se uno e` solo, assolutamente solo, e` come se non esistesse.

La vita di ogni persona si compie e completa nelle relazioni con gli altri simili.
Senza, la stessa mente vacilla (ecco perche` il naufrago del film Cast Away  si costruisce un amico immaginario - Wilson - con un pallone da football).
Solo nell'instaurarsi di una relazione con un altro, l'oggetto di tale relazione diventa reale. Se lo e` solo per se stessi, e non lo si riesce a comunicare agli altri, perde  il suo significato.

Nessun uomo e` un'isola, dicevano John Donne e Thomas Merton,  e in qualcho modo lo dimostra anche il successo di questi anni dei social network, che suppliscono alla continuita` della  relazione che si poteva trovare nelle comunita` rurali o nelle citta` in cui tutti si conoscevano, qualche decennio fa.
Il ruolo dei media nel definire  gli ambiti di relazione e` del resto fondamentale. Le generazioni precedenti la mia, figlie del boom televisivo, hanno imparato ad associare la realta` delle cose con quello che il mezzo  proponeva. Una cosa era vera se veniva descritta, riportata, annunciata in televisione.
(Ora non e` piu' cosi`, ma la frequenza con cui molti utilizzatori della Rete cadono vittime di bufale o spam  dimostra che la funzione di leadership culturale e` stata trasferita dal mezzo televisivo a quello telematico).

Tutto e` in funzione della relazione con l'altro.  Persino il successo personale avviene solo se si e` in grado di stabilire relazioni che, non sempre ma di solito, risultino vantaggiose per tutti. Raccontano i fratelli Heath nell'articolo che da` il titolo a "The Myth of the Garage" ebook gratuito, che il mito degli inventori un po' scorbutici e misantropi rinchiusi nel garage di casa ad inventare successi planetari e` sostanzialmente falso: Hewlett & Packard, Jobs e Wozniak riuscirono nelle loro imprese non solo per il loro indiscutibile genio, ma anche per la capacita` di tessere relazioni, di stabilire legami umani oltre che professionali.
Il linguaggio rappresenta l'epifania del rapporto sociale:  attraverso esso l'uomo ha acquisito coscienza di se come individuo e come gruppo, e il la parola "io" ha acquisito una carica di significati, non tutti negativi, e ci ha resi capaci di inserirci , distinti,  nella moltitudine degli individui.
 
 Ci si puo` permettere di essere un po' orsi, preferendo spesso la solitudine alla caciara o alle chiacchere al vento di certi incontri tra amici, ma non si puo` prescindere dal considerare che  siamo inseriti in un consesso sociale, che grazie ad esso siamo  quel che siamo e possiamo fare la vita che stiamo vivendo ( perche` nella comunita` troviamo servizi, risorse e anche valori con cui vivere) , e che non dobbiamo chiudere completamente la porta alle relazioni umane.

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